I primi furono i The Buggs, gruppo che omaggiava i Beatles. Il fenomeno scoppiato negli anni Settanta raccolse fin da subito apprezzamenti in tutto il mondo.
Quello delle Tribute band, gruppi che interpretano sul palco anche nel look i loro artisti preferiti, è un fenomeno che ritrova le proprie radici negli anni Settanta. Oggi non mancano Tribute band (dal termine tributo, omaggio) di stelle del presente come gli One Direction (gli inglesi Only One Direction) ma è riavvolgendo il nastro, agli inizi, che si ricordano i gruppi più stravaganti di sempre. A riempire le prime piazze furono i The Buggs, apprezzati imitatori dei Beatles. Numerosi quelli presenti in Italia. Tra questi i Bandaliga, che omaggiano Ligabue, e i Pink Sonic, che il prossimo 10 aprile festeggeranno a Udine il ventennale del concerto dei Pink Floyd.
Nel percorso delle Tribute band, ormai giunto al traguardo dei cinquant’anni, si ricorda il curioso caso di Tim Owens. Cantante statunitense nato nel 1967, fu la voce di una Tribute band dei Judas Priest; nel 1996 divenne il frontman proprio del gruppo heavy metal britannico. E fu così fino al 2003. La sua storia fu poi fonte di ispirazione per la trama del film Rock Star (anno di uscita 2001) diretto da Stephen Herek e interpretato da Mark Wahlberg e Jennifer Aniston.